Le microalghe si stanno affermando nell’industria alimentare come alternative alle proteine animali. Secondo le stime pubblicate da StrategyR, entro il 2026 il mercato delle microalghe potrebbe presentare un tasso di crescita pari al 5,3%. L’Asia si afferma tutt’oggi come principale produttore, ma il trend sta prendendo piede anche in Europa. La Commissione Europea ha recentemente istituito la piattaforma EU4Algae, uno spazio in cui far convergere produttori, università e ricercatori con lo scopo di accelerare lo sviluppo dell’industria delle alghe in Europa.
Le microalghe sono un’ottima fonte di proteine: alcuni ceppi ne contengono fino al 70%. Sono anche una fonte naturale di omega-3, vitamine, minerali e antiossidanti.
Il ridotto impatto ambientale delle microalghe gioca a loro favore. Rispetto alla produzione di carne, la coltivazione di alghe richiede meno acqua e terreno. Durante il processo di fotosintesi, inoltre, utilizzano la luce solare come fonte di energia per convertire l’anidride carbonica in ossigeno e carbonio organico (proteine, lipidi, carboidrati).
Le microalghe possono essere utilizzate in prodotti alimentari ricchi di proteine come integratori alimentari, barrette proteiche e sostituti della carne. L’impiego delle microalghe come alternativa alle proteine animali è ancora oggetto di studio e ricerca, ma si prevede un notevole sviluppo nel prossimo futuro.